Elogio sconveniente del lupo La moltitudine dei senza-nome e dei senza-volto, che giorno dopo giorno si agitano a vuoto, che si accalcano senza requie, solo per accumulare un qualcosa che non assaggeranno mai fino in fondo, sembra non esistere più. Banche, mercati, edifici impiegatizi, fabbriche si confondono come in uno scherzo irriverente di un qualche poeta maledetto, troppo pieno di assenzio. Metropolis dorme e poggia sul cuscino la sua testa mefistofelica e soddisfatta. Ma c’è chi non dorme, anzi prende vita ed ardore nel generale sopore cittadino. Al suo limitare, la Città è scrutata, infatti, dagli occhi penetranti e chiari di chi vive nel bosco, per rimanere fedele a se stesso. Di un animale che preferisce il fruscio del vento tra le cime degli alberi, al clangore stridente e malato delle vie e delle piazze. Al punto culminante della notte, il lupo grigio lancia il suo canto alla luna ed esce allo scoperto. Solitario, ma non per questo in solitudine, si muove libero, simbolo del coraggio e della fierezza. Padrone del suo tempo, si muove come chi è signore di se stesso. Ma conosce assai bene il valore e il piacere del vivere con la sua schiatta, per i suoi pari, che è pronto a tutelare. Ama la notte, perché è solo allora che cessa quel fastidioso ed ottundente stridore delle menti computerizzate che intasano l’etere ed è possibile, per chi ne riconosce il linguaggio, accogliere la grande parola della natura. Milioni di individui-api non si accorgono neppure di essere seguiti da lontano da uominilupo, che sanno che, nella eterna lotta tra la qualità e la quantità, nessun destino è ancora segnato e che, forse, c’è ancora posto per creature libere e fiere. Certamente l’uomo-ape di Cosmopoli ama l’ordine e la pulizia, la poesia e la musica alloggia in case dai caminetti accesi e dalle mattonelle lucide. L’uomo-lupo, ben diversamente, preferisce il mondo dell’oscurità, i luoghi aperti, ha richiami oscuri e profondi ed è nemico del progresso caotico. Ma è, allo stesso tempo,animale solare, e , in questa prospettiva, antichissimo riferimento, in epoche tradizionali,di libertà e di indipendenza. E, anche, di forte spirito comunitario, perché è sempre pronto a scendere in lotta per proteggere la sua comunità dai pericoli di ogni dispotismo tecnico. Gli abitanti di Cosmopoli temono il lupo, la sua presenza, il suo significato, ma solo perché dentro di loro comprendono che esso indica la sola via d’uscita dal formicaio, destinato alla rovina, nel quale vivono. E sanno che è il suo vigore che può purificare il pensiero e impedire al loro mondo di affondare sotto il proprio peso morto. ( Cit. )

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